• Gli avvenimenti più memorabili della nostra vita si verificano tra i 15 e i 30 anni
  • Gli psicologi lo definiscono il “picco dei ricordi” e aiuta a capire perché i nostri anni di gioventù vengono considerati più memorabili di quelli dopo i 30
  • In realtà le nuove esperienze allungano la nostra percezione del tempo

Chiedete a una persona anziana di dirvi i suoi ricordi più nitidi e c’è una buona probabilità che molte di queste esperienze apparterranno allo stesso periodo, compreso tra i 15 e i 30 anni.

Si tratta del periodo di tempo in cui, secondo uno studio del 2004, si verificano normalmente sei dei 10 avvenimenti più importanti nella vita di una persona:

  1. iniziare il liceo,
  2. andare all’università,
  3. il primo lavoro,
  4. innamorarsi,
  5. sposarsi
  6. avere figli

Gli psicologi definiscono questo fenomeno il “picco dei ricordi“, e aiuta a spiegare perché i nostri anni giovanili sembrano così memorabili rispetto alla vita dopo i 30 anni.

“La chiave del picco dei ricordi sta nella novità“, ha scritto Claudia Hammond nel suo libro “Il mistero della percezione del tempo“.

“Ricordiamo così bene la nostra gioventù perché è il periodo delle “prime volte”: le prime esperienze sessuali, i primi lavori, il primo viaggio senza i genitori, la prima esperienza di vita lontani da casa, i primi veri momenti di libertà“.

Questa serie di eventi nuovi allunga la nostra percezione del tempo e quando la novità si esaurisce sembra che le nostre vite accelerino, dicono Chip e Dan Heath, autori di “The Power of Moments: Why Certain Experiences Have Extraordinary Impact“.

Il fatto che la maggior parte dei nostri ricordi più belli sia, come scrivono gli autori, alle nostre spalle, può portare a una “consapevolezza in qualche modo deprimente”; ma è importante contestualizzare questa sensazione.

Sarebbe davvero facile creare un secondo picco dei ricordi nella vita avanzata. Basta divorziarelasciare il lavoro e trasferirsi in Nuova Zelanda a fare il pastore“, scrivono gli autori. “Ci sarebbero un sacco di novità e avreste la certezza di un’ondata di cose da ricordare. Ma non confondiamo il memorabile con la saggezza“.

In altre parole dovreste riempire la vostra vita adulta con esperienze nuove, ma senza esagerare. Come scrivono gli autori, il proverbio dice “la varietà è il sale della vita”, non “la varietà è l’antipasto della vita”.

“Nessuno cena a pepe e origano”, scrivono. “Anche una piccola novità può portare lontano”.

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